Una località denominata Hosteria tra Lerona (Allerona) e Trivugnano (Trevinano) si trova già in una vecchia carta del “Territorio di Orvieto”, probabilmente redatta dal famoso cartografo Giovanni Antonio Magini di cui il figlio Fabio fece omaggio al vescovo di Bagnorea (Bagnoregio) nel 1620. Resti della vecchia osteria sono ancora visibili a poca distanza dall’Hosteria di Villalba. Gli anziani che abitavano i poderi dei dintorni ne ricordano parte delle mura ancora in piedi negli anni ‘30 del secolo scorso. Un testo sulla storia del brigantaggio nel viterbese la cita come ultima fatiscente dogana dello Stato Pontificio. Dopo quest’ultimo utilizzo l’Hosteria venne definitivamente abbandonata e parte dei materiali utilizzati per la costruzione di una nuova casa rurale. Casanova è infatti il nome del casolare ora ristrutturato che ospita l’Hosteria di Villalba.
L’Hosteria di Villalba è il nome di un progetto di recupero, con finalità sociali e ambientali, di due immobili di proprietà del demanio regionale. A seguito della riforma agraria degli anni Cinquanta (e delle trasformazioni dell’assetto produttivo nazionale), questi due grandi casali, un tempo abitati da famiglie di mezzadri, vennero abbandonati. Vennero poi acquisiti al patrimonio pubblico e, in tempi recenti, ristrutturati dalla Comunità Montana “Monte Peglia e Selva di Meana” (poi Comunità Montana “ONAT” e ora Agenzia Forestale Regionale) con l’idea di trasformarli in strutture a servizio di uno sviluppo sostenibile dell’area.
Il completamento e la piena funzionalità degli immobili è stata resa possibile grazie ad un progetto del Consorzio di Cooperativa Sociali “Coeso”, realtà che riunisce quattro cooperative sociali dell’Orvietano (Cooperativa Sociale “Il Quadrifoglio”, Cooperativa Sociale “Luigi Carli”, Cooperativa sociale “Oasi” e Cooperativa Sociale “Oasi Agricola”).
Le strutture sono gestite dalla Cooperativa Sociale “Oasi”, in procinto di trasformarsi nella prima cooperativa dell’Orvietano. Gli obiettivi della Cooperativa Sociale “Oasi” fanno riferimento all’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, allo sviluppo sostenibile delle aree marginali, alla massimizzazione del benessere collettivo (non solo dei soci, ma della comunità di riferimento).
25.00 Euro €
La Baita di Villalba
25.00 Euro €
Una località denominata Hosteria tra Lerona (Allerona) e Trivugnano (Trevinano) si trova già in una vecchia carta del “Territorio di Orvieto”, probabilmente redatta dal famoso cartografo Giovanni Antonio Magini di cui il figlio Fabio fece omaggio al vescovo di Bagnorea (Bagnoregio) nel 1620. Resti della vecchia osteria sono ancora visibili a poca distanza dall’Hosteria di Villalba. Gli anziani che abitavano i poderi dei dintorni ne ricordano parte delle mura ancora in piedi negli anni ‘30 del secolo scorso. Un testo sulla storia del brigantaggio nel viterbese la cita come ultima fatiscente dogana dello Stato Pontificio. Dopo quest’ultimo utilizzo l’Hosteria venne definitivamente abbandonata e parte dei materiali utilizzati per la costruzione di una nuova casa rurale. Casanova è infatti il nome del casolare ora ristrutturato che ospita l’Hosteria di Villalba.
L’Hosteria di Villalba è il nome di un progetto di recupero, con finalità sociali e ambientali, di due immobili di proprietà del demanio regionale. A seguito della riforma agraria degli anni Cinquanta (e delle trasformazioni dell’assetto produttivo nazionale), questi due grandi casali, un tempo abitati da famiglie di mezzadri, vennero abbandonati. Vennero poi acquisiti al patrimonio pubblico e, in tempi recenti, ristrutturati dalla Comunità Montana “Monte Peglia e Selva di Meana” (poi Comunità Montana “ONAT” e ora Agenzia Forestale Regionale) con l’idea di trasformarli in strutture a servizio di uno sviluppo sostenibile dell’area.
Il completamento e la piena funzionalità degli immobili è stata resa possibile grazie ad un progetto del Consorzio di Cooperativa Sociali “Coeso”, realtà che riunisce quattro cooperative sociali dell’Orvietano (Cooperativa Sociale “Il Quadrifoglio”, Cooperativa Sociale “Luigi Carli”, Cooperativa sociale “Oasi” e Cooperativa Sociale “Oasi Agricola”).
Le strutture sono gestite dalla Cooperativa Sociale “Oasi”, in procinto di trasformarsi nella prima cooperativa dell’Orvietano. Gli obiettivi della Cooperativa Sociale “Oasi” fanno riferimento all’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, allo sviluppo sostenibile delle aree marginali, alla massimizzazione del benessere collettivo (non solo dei soci, ma della comunità di riferimento).
L’Hosteria di Villalba è il nome di un progetto di recupero, con finalità sociali e ambientali, di due immobili di proprietà del demanio regionale. A seguito della riforma agraria degli anni Cinquanta (e delle trasformazioni dell’assetto produttivo nazionale), questi due grandi casali, un tempo abitati da famiglie di mezzadri, vennero abbandonati. Vennero poi acquisiti al patrimonio pubblico e, in tempi recenti, ristrutturati dalla Comunità Montana “Monte Peglia e Selva di Meana” (poi Comunità Montana “ONAT” e ora Agenzia Forestale Regionale) con l’idea di trasformarli in strutture a servizio di uno sviluppo sostenibile dell’area.
Il completamento e la piena funzionalità degli immobili è stata resa possibile grazie ad un progetto del Consorzio di Cooperativa Sociali “Coeso”, realtà che riunisce quattro cooperative sociali dell’Orvietano (Cooperativa Sociale “Il Quadrifoglio”, Cooperativa Sociale “Luigi Carli”, Cooperativa sociale “Oasi” e Cooperativa Sociale “Oasi Agricola”).
Le strutture sono gestite dalla Cooperativa Sociale “Oasi”, in procinto di trasformarsi nella prima cooperativa dell’Orvietano. Gli obiettivi della Cooperativa Sociale “Oasi” fanno riferimento all’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, allo sviluppo sostenibile delle aree marginali, alla massimizzazione del benessere collettivo (non solo dei soci, ma della comunità di riferimento).
Pubblicato 7 anni fa
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